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La CIA e la Peste Suina

Nel 1971, un’epidemia di peste suina africana colpisce Cuba, causando la morte di oltre 500.000 maiali e infliggendo gravi danni all’economia dell’isola. Da allora, sono emerse diverse teorie del complotto che accusano la CIA di essere coinvolta nella diffusione del virus.

Dopo aver visto un post che riportava il sottostante ritaglio di giornale ci siamo chiesti se effettivamente fosse possibile utilizzare il virus della peste suina africana come arma per danneggiare l’economia agricola/alimentare di un paese.

La peste suina classica e la peste suina africana sono malattie infettive contagiose, che colpiscono tipicamente il maiale domestico e il cinghiale. Benché siano caratterizzate da sintomi clinici e lesioni molto simili, sono causate da due virus completamente diversi.

La peste suina africana è una malattia caratterizzata da lesioni emorragiche della cute e dei parenchimi, altamente contagiosa e dall’esito per lo più mortale per il suino infetto e ha tuttora un impatto molto più significativo rispetto alla peste suina classica. 

La peste suina africana (PSA) è stata descritta per la prima volta nel 1921, in Kenya; nel 1957 è stata segnalata in Portogallo, proveniente dall’Africa mediante rifiuti alimentari trasportati per via aerea. Negli anni successivi la malattia si è diffusa nell’intera penisola Iberica e nel 1978 ha fatto la sua comparsa in Sardegna.

L’agente eziologico della PSA è un virus del genere Asfivirus; è provvisto di envelope, ovvero di un capside proteico che contiene l’acido nucleico, costituito da DNA. E’ particolarmente resistente a valori estremi di pH ed alle alte temperature. L’attività infettante persiste 18 mesi a temperatura ambiente e fino a 7 anni a 4°C. 

Una caratteristica peculiare del virus è rappresentata dall’incapacità a stimolare la formazione di anticorpi neutralizzanti, il che costituisce un importante ostacolo tecnico alla preparazione di vaccini efficaci contro la malattia.

La malattia non è trasmissibile all’uomo.

Nei suini, sia nel maiale che nel cinghiale ammalato, vengono eliminate notevoli quantità di virus mediante secrezioni ed escrezioni, specialmente nei due giorni che precedono il picco febbrile. Le feci e le urine costituiscono gli escreti più pericolosi, soprattutto se contenenti sangue. Fatte queste premesse si capisce bene come l’impatto della PSA possa essere devastante nella filiera alimentare ed economica dei suini.

Si potrebbe quindi utilizzare questo virus, totalmente innocuo per l’uomo ma estremamente aggressivo e letale per i suini, per colpire l’economia agricola di alcuni paesi? soprattutto quelli in via di sviluppo?

Secondo alcuni la domanda avrebbe una risposta acclarata da un fatto realmente accaduto.

Secondo un vecchio articolo del 1977 sul San Francisco Chronicle, la CIA avrebbe utilizzato un container con il virus della peste suina africana che, attraverso una nave di Panama, è arrivato a Cuba nel 1971.

Effettivamente nel 1971 Cuba fu colpita duramente da una epidemia di Peste Suina Africana (PSA).  Sebbene la prima nota pubblicata ufficialmente sia del 23 giugno 1971  in cui si rivela la comparsa di un’epidemia aggressiva nella provincia dell’Avana, i primi casi di suini malati erano già comparsi nel municipio di Boyeros dalla fine di maggio. In brevissimo tempo il virus si diffuse ad altri comuni limitrofi e il 17 giugno la malattia venne rilevata in un allevamento Bauta, capace di uccidere le sue vittime in sole 48 ore. Immediatamente il governo e le autorità sanitarie, insieme alla popolazione, iniziarono a mobilitarsi per affrontare e fermare la diffusione del virus che minacciava di diffondersi in tutto il Paese se non fossero state prese con urgenza le misure adeguate.

Era la prima volta che la malattia si manifestava nell’emisfero occidentale.

Per bloccare la diffusione del virus venne creata una zona di rispetto larga 4 km da nord a sud del paese e tutti i suini all’interno della zona isolata vennero abbattuti. Si stima che gli animali abbattuti siano stati oltre 500.000. Questo intervento insieme a stringenti regole di isolamento consentirono di evitare danni maggiori.

La storia però non era destinata a terminare con il virus.  Dai laboratori scientifici cubani emerse che due ceppi virali furono isolati in uccelli migratori morti. Ceppi che appartenevano al virus della peste suina africana. A questa dichiarazione ne seguì una ancora più sbalorditiva: questo specifico virus era stato adattato artificialmente per essere “trasportato” tramite gli uccelli.  Una situazione che, secondo gli organi cubani,  poteva essere raggiunta solo intenzionalmente e con raffinate tecniche di ingegneria genetica e biotecnologia.

A questa dichiarazione ne seguirono altre negli anni che, da parte cubana, hanno sempre cercato di incolpare gli Stati Uniti dell’epidemia. Inaugurando la Conferenza Mondiale dell’Unione Interparlamentare, nel settembre 1981 al Centro Congressi dell’Avana, Fidel denunciò che il governo degli Stati Uniti stava usando armi biologiche per attaccare Cuba e aggiunse che negli ultimi anni aveva introdotto cinque parassiti o malattie, e tra questi menzionò anche la peste suina.

Questo episodio viene ripreso anche dalla stampa sovietica ogniqualvolta è comparso il virus in uno dei territori sotto il controllo russo. Anche dopo la caduta dell’URSS, l’apparato di  disinformazione russo continua a utilizzare questo evento per incolpare gli USA di ogni caso di epidemia di PSA che compare nei territori ex sovietici.

Vediamo perché non può essere successo

In realtà  non ci sono prove dirette che collegano la CIA all’epidemia di peste suina africana a Cuba nel 1971. Le teorie del complotto si basano su speculazioni e sospetti, piuttosto che su prove concrete.

La natura del virus: La peste suina africana è un virus altamente contagioso che si diffonde rapidamente tra i maiali. Può essere trasmesso attraverso il contatto diretto con animali infetti, indirettamente attraverso vettori come zecche, o attraverso l’esposizione a cibo o acqua contaminati. Pertanto, è possibile che il virus sia entrato a Cuba attraverso normali vie di diffusione, piuttosto che attraverso un atto deliberato di sabotaggio.

La prova scientifica

Recentemente un team di ricercatori provenienti da Russia e Stati Uniti (e a parere mio in questo c’è qualcosa di ironico), ha analizzato i geni dei virus della peste suina africana provenienti da tutto il mondo e ha scoperto che il virus che infettò Cuba nel 1971 era lo stesso ceppo che all’epoca circolava in Spagna e dintorni [African swine fever virus CD2v and C-type lectin gene loci mediate serological specificity] Quindi le prove suggeriscono che il ceppo in Spagna è arrivato a Cuba probabilmente tramite aereo. In quegli anni infatti era presente una tratta aerea diretta tra Cuba e la Spagna. è quindi altamente probabile che il virus si sia spostato ancora una volta tramite alimenti o scarti di alimenti trasportati via aerea. Nello stesso modo fu in grado di spostarsi dall’Africa all’Europa.

Spesso la verità è più semplice dell’ipotetico complotto, eppure ancora oggi la fake news che incolpa la CIA viene fatta girare e in molti casi per alimentare un sentimento antiamericano.

 

Fonti e Sitografia

Pandemie, terrorismo e altri demoni. Cuba ne sa qualcosa.. https://www.cuba-si.ch/it/quando-gli-stati-uniti-diffusero-la-peste-suina-africana-a-cuba/

“CIA Link to Cuban Pig Virus Reported,” reprinted from Newsday in San …. https://www.uky.edu/~rmfarl2/cubabio1.htm

https://euvsdisinfo.eu/report/cia-spread-african-swine-fever-in-cuba-in-1971#

http://larics.ro/cum-s-infectat-pesta-porcina-de-virusul-propagandei-pro-kremlin-partea-ii/

Nuevas pruebas implican a la CIA en el ataque a Cuba de 1971 con el virus de la peste porcina africana | Revista de acción encubierta (covertactionmagazine.com)

https://www.covertactionmagazine.com/es/2020/10/05/nueva-evidencia-implica-a-la-cia-en-1971-ataque-a-cuba-con-virus-de-peste-porcina-africana/

https://www.granma.cu/hoy-en-la-historia/2021-06-28/fiebre-porcina-africana-otra-agresion-bacteriologica-de-eeuucontra-cuba-28-06-2021-14-06-36

Peste suina africana – Wikipedia. https://it.wikipedia.org/wiki/Peste_suina_africana

Peste suina africana | EFSA – Autorità europea per la sicurezza alimentare. https://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/african-swine-fever

Articolo che evidenzia che il genoma del virus cubano è quello isolato in spagna nel 1971

African swine fever virus CD2v and C-type lectin gene loci mediate serological specificity | Microbiology Society (microbiologyresearch.org)